Le Chiese di Giuliano Teatino

La Chiesa Arcipretale di Giuliano Teatino è stata riedificata per ben due volte dopo che fu distrutta dalla frana del 1843:

  • una prima volta nel periodo 1853-1912, a circa duecento metri dall’abitato precedente: ossia la dove oggi sorgono gli impianti sportivi;
  • una seconda volta, nel 1955, nell’attuale Centro urbano perché, quello che si era costruito precedentemente fu distrutto dai Tedeschi in ritirata nel 1944.

Solo la statua di Sant’Antonio si salvò perché fu portata a Chieti. Tutto il resto fu distrutto; un bellissimo organo, un grande dipinto dell’Assunta di Ludovico Maio (1745), le bellissime campane di Agnone, le reliquie in custodie d’argento, l’Ostensorio, turiboli ed altri oggetti dell’oreficeria napoletana del 18° secolo. La Chiesa era di “stile romanico”, maestosa per le sue tre navate, bella, forse, più della precedente, non per le decorazioni, ma per la sobrietà delle linee e per l’armonia tra “forma” e “dimensioni”.

 

Interni a tre navate vecchia chiesa di Giuliano Teatino
Resti della chiesa di Giuliano Teatino dopo i bombardamenti dei Tedeschi dove oggi sorge il campo sportivo.
Resti della chiesa di Giuliano Teatino dopo i bombardamenti dei Tedeschi dove oggi sorge il campo sportivo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Francesco Pronio

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